Jou Tsung Hwa a Grosseto nel 1993 |
La definizione “rivoluzione” indica essenzialmente due concetti: il primo, una rivolta contro un dato stato di fatto; il secondo indica l’idea di un ritorno, di una conversione, per cui, nell’antico linguaggio astronomico la rivoluzione di un astro sta a significare il suo preciso ritorno a un centro. Prendendo ad esempio questo secondo termine, possiamo affermare che, nel mondo moderno del Taiji Quan, pochi personaggi sono stati così risolutamente “rivoluzionari” quanto Jou Tsung Hwa.
Master Jou, così era chiamato da chi lo seguiva da vicino, non si è mai preoccupato molto di lignaggi e non ha mai aderito passivamente a un insegnamento convenzionale, Jou Tsung Hwa, infatti, cercò a lungo, acquisendo negli anni una libera conoscenza priva da vincoli formali. Master Jou, fu per tanti un esempio, proprio perché disponeva di un’esperienza profondamente pragmatica, una viva conoscenza fondata unicamente sulla dura e continua pratica: “Non ci sono segreti”, era solito ripetere nel corso delle sue coinvolgenti lezioni … “solo duro lavoro”.
Negli anni ho coltivato privatamente gli insegnamenti di Master Jou, portando avanti lo studio della sua particolare forma, caratterizzata da un attenta espressione dell'energia a spirale, che passa attraverso precise fasi degli otto trigrammi nel movimento dei palmi. I primi tempi non tutto fu chiaro, ma la pratica e il ricordo di quanto ha trasmesso Jou, si è improvvisamente palesato nel corso del tempo. Master Jou, dava continuamente spunti di riflessione, che ogni seguace deve sviluppare, con la consapevolezza volta ai principi e alle sue preziose indicazioni.
Non ho mai insegnato ufficialmente la forma del Maestro Jou, fino ad ora ho trasmesso la sequenza completa solo a un paio di studenti. La pratica procede con continue intuizioni: "Fate qualche progresso ogni giorno", disse il maestro Jou.
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