mercoledì 7 dicembre 2016

Il Tao del Babu Tang Lang

Il Ba Bu Tang Lang Quan (pugilato degli otto passi della mantide religiosa), nasce dall’estro di Chang Hua Long (1885 – 1926), già esperto nel Tang Lang Quan del Nord. Chang approfondì le sue conoscenze studiando con i migliori maestri dell’epoca. I suoi studi inclusero stili di pugilato interno, come Xingyiquan e Baguazhang, uniti ai principi del Tong Bei; da questa vasta e profonda esperienza nacque il Ba Bu Tang Lang Quan, che risultò un metodo completo, pragmatico ed efficace.
Tra gli stili classici del Tang Lang Quan, il Ba Bu è il più moderno e probabilmente il meno diffuso. Questo sofisticato sistema di Kung Fu è particolarmente noto a Taiwan, grazie a una vera icona del pugilato della mantide, parliamo di Wei Xiao Tang (1901 - 1984), originario dello Shang Dong ed esperto di Ba Bu Tang Lang, distintosi nel corso della sua carriera per suo naturale talento e per i suoi insegnamenti raccolti e disponibili in lingua cinese, ancora oggi considerate dagli appassionati come preziosi punti di riferimento.


Grandmaster Wei, nel suo libro fondamentale (disponibile solo in cinese) “Shi Yong Tang Lang Quan”, indica agli studenti del metodo di attenersi alle esercitazioni articolate nelle seguenti quattro fasi:

  • Luohan Gong, per rafforzare il corpo e gli organi interni, stimolare la circolazione e sviluppare il Qi.
  • Lavoro sul Bashi, le otto posture fondamentali allenate nell’immobilità, in modalità simili a quanto avviene nello Yi Quan, in cui ogni postura da accesso a un preciso tipo di Jin (potenza interna).
  • Lavoro sugli otto passi fondamentali per promuovere agilità e velocità.
  • Metodo degli otto calci fondamentali per rafforzare l’energia intrinseca.
Shi Yong Tang Lang Quan

Lo studente dopo aver sviluppato buone radici, può passare allo studio del metodo delle mani, delle forme, degli esercizi sparring …

Seguono alcuni traduzioni dal cinese estrapolate dai testi fondamentali:


氣功歌
Qigong Ge
Canzone del Qigong
di Wei Xiao Tang



Con le spalle rilassate, spingi (senza uso di forza) le piante dei piedi,
avvertendo l'effetto della spinta salire verso l'alto,
allinea poi la struttura, ruotando all'interno il Wei Lu,
raccogli il Qi nel Dantian,
la fonte rigogliosa connessa ai reni si apre.
Il Qi circola con forza e pienezza, migliorando la circolazione del sangue.
L'impazienza rende difficile il compito,
il respiro sostiene lo Shenqi;
sotto i miei occhi la radice.


Nei Wan Wu Xing Fen Xi
Analisi dei Cinque Elementi

Lo studio e l'analisi del significato delle direzioni dei cinque elementi, si connette alla parola YUZHOU (Universo). Il Nord è connesso all'Acqua, Il Sud al Fuoco, l'Est al Legno, l'Ovest al metallo e al centro di questi vi è la Terra. Queste sono le direzioni associate ai cinque elementi. I praticanti dell'arte marziale (Babu Tang Lang Quan), dovranno porre grande attenzione nel loro lavoro, per poter divenire consapevoli sul Qigong associato ai cinque elementi interni e ai cinque elementi esterni. L'uomo non può vedere il lato incorporeo, ma può con il corretto lavoro, attivare Spirito, intenzione, permettendo al Qi di circolare liberamente per rafforzare il corpo. Accumulando il Jing (essenza), raccogliendo lo Shen (Spirito) e applicando lo Yi (intenzione), attiviamo il Qi (soffio vitale interno), manifestando l'abilità (Gong). Questi sono i cinque elementi interni.
Il lato tangibile si palesa nelle articolazioni e nelle numerosa ossa del corpo umano. In sintesi: le mani, gli occhi, il corpo, i metodi e il gioco di gambe, sono i cinque elementi esterni. L'intero corpo (quan shen), potrà dopo attento studio e assidua pratica, integrare nel movimento i cinque elementi in un unica forza.
L'Acqua sarà tangibile nell'uso delle mani e avrà luogo nel Jing. Il Fuoco si paleserà negli occhi e nello Spirito. Il Legno si manifesterà nel corpo e nello Yi. Il Metallo si esprimerà nei metodi e nel Qi. La Terra sarà visibile nel gioco di gambe e nel Gong.
Chi studierà con profitto i cinque elementi interni ed esterni, conseguirà una fine consapevolezza.

Canzone del BASHI
Cavalcare il cavallo, scalare la montagna, la tigre seduta, avvolgersi e sedersi, afferrare la cicala, la testa della tigre, abbattersi e colpire, il gallo su una zampa. Queste sono le posture per raffinare la (propria) arte marziale.


第一式
Di Yi Shi
Prima postura.
Qima Shi
Cavalcare il cavallo



In primo luogo la postura del cavaliere richiede l'apertura delle gambe come se si volesse cavalcare un possente cavallo. I piedi ruotano verso l'interno e le ginocchia verso l'esterno (*). La vita spinge in avanti tenuta verticalmente, in modo che le natiche non sporgano in fuori. Lo spirito si accorda al respiro e dopo una costante pratica si svilupperà un eccelso Kung Fu.



Canzone:
Il potere di Qi Ma Shi è nei fianchi, esattamente come cavalcare.
Le gambe verso l'esterno, i piedi verso l'interno.
La forza giunge alle braccia e tutt'intorno,
come per afferrare una frusta, fermati immobile nella postura.
L'addome diffonderà la forza all'interno.



(*) L'intenzione ruota le punte dei piedi all'interno, anche se esternamente sono rivolti all'esterno. Lo stesso vale per le ginocchia che nella postura si aprono, mentre lo Yi (intenzione) chiude. Il lavoro guidato dallo Yi tende a consolidare una forza strutturale ben integrata e trasmessa al corpo intero nella coltivazione della postura immobile.

Traduzione dal cinese a cura di Alberto Pingitore

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